21 dicembre 2009

podisti o limoni?

By theyogi 21 dicembre 2009 alle ore
tu che ne pensi? avevamo appena finito di dire che le gare (almeno alcune) stanno diventando sin troppo care ed ecco che arriva la bella proposta dalla fidal lazio.....

Ven 18 dicembre prenderà la decisione definitiva sulla tanto controversa introduzione della tassa di un euro per ogni arrivato nelle corse su strada [...] l’intenzione del Comitato Regionale di reinvestire le nuove entrate a favore degli organizzatori delle gare su strada e dell’attività giovanile. Analizzeremo però con grande attenzione ogni proposta per fare in modo che le risorse siano utilizzate nel modo più consono e funzionale all’intero movimento.
AGGIORNAMENTO.... "Il Consiglio federale ha scelto di confermare l'applicazione della norma per le gare nazionali ed internazionali, delegando poi ai Comitati Regionali la facoltà di avvalersene (o meno) per le manifestazioni inserite nel proprio calendario"

23 commenti:

  • Anonimo

    è una questione da seguire attentamente... siamo in italia e sicuramente andrà a finire "a meretrici"... ma io non sono contrario a priori: se dovesse significare un aumento del prezzo dell'iscrizione, basta fare meno gare, cosa che secondo me farebbe bene all'atleta da un pumto di vista tecnico.
    come funziona in brasile: ogni atleta paga MENSILMENTE 30-40 EURI alla società, con diritto a pista e allenatore (questo lautamente stipendiato dalla società, non come qua che è lo SCHIAVETTO della situazione).
    vi lamentate sempre, vi lamentate troppo, volete tutto e gratis, vedete la vita come una MAMMA COSMICA... ad esempio, il sistema brasiliano evita intrallazzi federali e quasi annulla il potere federale... direte: in questo modo meno persone sarebbero portate a correre. e chi ci perderebbe? le multinazionali del settore sportivo e il loro amici in federazione.
    ci si lamenta di 1 euro quando poi si fanno 3 gare al mese che, includendo benza e pranzo fuori con famiglia, quanto ti costano?
    luciano er califfo.

    19 dicembre 2009 alle ore 12:13

  • ma per carità.... in questo paese paghiamo sin troppe cose delle quali non vediamo nessun beneficio! se lo sport fosse importante come dovrebbe gli andrebbero destinati i fondi opportuni piuttosto che dirottarli nelle 'missioni di pace' o vattelapesca.... pago una società, un'affiliazione, le gare e il materiale, deve bastare! quando decido per una gara (magari con pranzo annesso) dovrei farlo secondo la disponibilità del momento, senza dover pensare che sto tappando l'ennesimo buco... meglio il sistema anglosassone delle charity, allora....

    19 dicembre 2009 alle ore 13:34

  • Sono favorevole ad ogni soluzione che tolga potere ai soliti noti e ne dia di + ai non noti.

    Quindi a occhio sarei dalla parte der califfo, solo che pure in questo modo se il potere delegato si traduce in pecunia allora è facile che l'occasione fa l'uomo ladro e straripa in comportamenti da veri fji de 'na mignotta.

    Oggi molti presidenti di società che io conosco sono ottime persone che dedicano tempo e passione al nostro sport senza nulla avere in cambio... se da domani diventassero proprietari di alte quote associative (in una società eticamente degradata come la nostra) potrebbero diventare "cattivelli"... e non ho detto la cosa + importante... ovvero che i gestori di questo nuovo potere al 90% non sarebbero quei "vecchi" puri, ma probabilmente dei "nuovi" arrampicatori.

    19 dicembre 2009 alle ore 14:17

  • Anonimo

    yogi,
    la questione l'hai posta male: l'imposta va a COLPIRE gli "organizzatori", non a beneficiarli... è poi tutto da vedere se riuscirebbero a scaricarla sul prezzo d'iscrizione. poi non l'ha posta la fidallazio, ma il consiglio federale: chi si è opposto? ARESE... ovvero l'ex presidente dell'asics italia!
    comunque, il consiglio federale di ieri ha raggiunto un accordo "pizza e fichi": si applica solo alle gare internazionali e nazionali e in più viene delegato ai consigli regionali se applicarla o meno.
    luciano er califfo.

    19 dicembre 2009 alle ore 14:26

  • Il bubbone prima o poi scoppia....nun se scappa. So' mesi che dico chee la gente alla fine se stufa e se ritornera' a correre insieme la domenica mattina senza bisogno di un pettorale.10 euro per un 10000 mi sembra veramente un esagerazione...ne riparliamo ne sono sicuro. Comunque sono molto d'accordo col Califfo.

    19 dicembre 2009 alle ore 14:28

  • SO di andare contro,
    io da alcuni anni non sono più iscritto FIDAL e corro si e no 2 gare "Federali" all'anno.
    Vogliono fare un superprofessionismo?
    Vogliono continuare a portare alle manifestazioni mondiali più accompagnatori che atleti?
    Che si arrangino con gli sponsor!
    Il settore giovanile?
    Il settore master?
    Cosa ricevono dalla Federazione?
    Noi siamo solo limoni la spremere.

    19 dicembre 2009 alle ore 14:44

  • Concordo con The Yogi! Stavo ponderando, quasi per scherzo di iscrivermi alla MARA di Londra ed è tutto pieno, ma se vuoi puoi correre per 'charity' mi sembra un bel sistema, corri e fai del bene veramente e i fondi arrivano dove devono!

    19 dicembre 2009 alle ore 14:51

  • lucià, ho posto la questione esattamente come l'ho letta (http://www.maratoneta.it/euro.htm), visto che poco m'interessano dettagli che mirano solo ad addolcire la pillola...... parla proprio di fidal lazio e di come reinvestire (ma io direi: ripartire) la tassa a favore degli organizzatori, scavalcando di fatto le istituzioni preposte (se ancora esistono).....

    19 dicembre 2009 alle ore 14:55

  • Purtroppo quoto er Califfo, anche se alla fine tutto il mondo è paese ed ognuno ha i suoi impicci...
    Il running è pubblicizzato sempre di più, muove sempre + soldi, è diventato uno stile di vita abbracciato sempre da + persone: come tutte le cose che conquistano il mercato mercato, uno e solo uno è l'artefice di qst mal-trasformazioni, il dio denaro!

    19 dicembre 2009 alle ore 14:56

  • @ciro foster:
    ad ottobre scorso ho corso la mezza dei parchi di Londra proprio appoggiandomi ad una Charity, nel mio caso scelsi "Save the Children": sotto suggerimento di Giancarlo decisi di organizzarmi tutto da solo e nn di appoggiarmi a Terra Mia... Inizia con il pettorale, garantitomi da qll di Save, e pensai al resto, viaggio + hotel...
    Impegnarmi per organizzarmi una gara all'estero e sapere di aiutare una Charity mi fece sentire pulito dentro!

    19 dicembre 2009 alle ore 15:01

  • Anonimo

    ho seguito la questione sul sito fidal e su atleticanet, dove scrivono anche dirigenti fidal e dove si scontrano pareri pro e contro.
    la tassa la devono VERSARE gli organizzatori, gli organizzatori (e gli sponsor e metà del consiglio federale) si sono ribellati, quindi che senso ha la battuta di pietrogiacomi di ridare le somme agli organizzatori?
    è stato approvato il bilancio preventivo fidal 2010, 11.5 milioni, 20% in meno del 2009, mi pare una cifra da 3° mondo.
    er califfo.

    19 dicembre 2009 alle ore 16:03

  • mah, bisognerebbe chiederlo a lui..... nel terzo mondo lo sport è più considerato, probabilmente....

    19 dicembre 2009 alle ore 16:28

  • Anonimo

    il solo finanziamento pubblico ricevuto annualmente dal giornale "corriere della sera" è oltre il doppio del bilancio fidal...

    alti esponenti del comitato laziale sono contrari a questa tassa... ma come? fai parte della fidal e sei contro all'aumento dei fondi? evidentemente l'interesse della fidal e dell'atletica cozza contro l'interesse di determinate persone a loro volta portavoce di altre "entità".
    er califfo.

    19 dicembre 2009 alle ore 17:07

  • Per una volta mi trovo dubbioso : non so dove alla fine la mia partecipazione o meno possa ioare o meno alla causa.
    E' anche vero che gli sponsor possoo coprire le esigenze, ma tanto non vi preoccupate : cio' che gli sponsor verserebbero agli organizzatore, poi ce lo vengono a togliere aumentando i prezzi della loro merce...
    In questo senso ancora non riesco a capire perche' un capo che in America lo compro a 20 dollari, qui lo debbo acquistare a 113 euro (constatato di persona...).
    Troppi figli di puttana a rosicchiare l'osso... a spremere il limone.
    Penso che tutto sommato allora mi faro' piu' garette di paese, dove rischio di beccarmi pure qualche premio di categoria, e dove quell'euro non pesera'....

    19 dicembre 2009 alle ore 17:47

  • Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    Questo commento è stato eliminato dall'autore.
  • ...la seconda che hai detto! A parte i costi delle gare e balzelli vari, ai quali nessuno alla fine è obbligato a sottostare, secondo me il crescente successo del podismo in questi ultimi anni ha attirato una folta schiera di avvoltoi e ciarlatani in qualunque settore collegato, anche a livello medico o pseudo tale. Tanta gente significa tanti soldi, tutto il resto è relativo

    19 dicembre 2009 alle ore 18:33

  • Anonimo

    ragazzi,
    per fare le cose ci vogliono i soldi.
    le piste cascano a pezzi, in tutta italia ci sono solo 2 piste indoor.
    agli amatori che corrono su strada non gliene frega niente? ok, però ricordo che 2 iscritti alla fidal su 3 sono ragazzini e lavorano sulle piste, e magari molti di loro hanno anche delle giuste mire agonistiche. lo sapete quanto venfono pagati i loro tecnici? 1500 euri l'anno... e io per 120 euri al mese dovrei studiare all'università, poi fare la trafila di anni dei corsi (ridicoli) fidal, poi passare 3 pomeriggi a settimana al campo nonchè accompagnare i pischelli alle gare?
    allora ci vogliono i soldi! da dove vengono? mamma-stato sull'orlo della bancarotta meglio lasciarla stare, che già oggi il debito pubblico corrisponde a 20.000 euro a persona. e allora?
    er califfo.

    19 dicembre 2009 alle ore 19:09

  • Luciano, la FIDAL di tasca sua non gestisce 'na mazza. Le piste sono quasi tutte comunali, in gestione alle società (spesso di calcio che gestiscono tutto l'impianto sportivo), poche sono del CONI (non di FIDAL). Gli allenatori dei ragazzini primo sono armati di buona volontà, secondo se li pagano le società con le iscrizioni e con gli sponsor, solo pochi a livello nazionale sono FIDAL.

    19 dicembre 2009 alle ore 20:10

  • Anonimo

    e allora?
    ci mancherebbe pure che fidal gestisse qualcosa, con un bilancio di 11 mln!
    er califfo.

    19 dicembre 2009 alle ore 20:40

  • o corro o penso.
    Francamente spreco molti più euro che quello che dovrei dare per le gare.
    Lo so, il problema è il principio, ma anche li, "francamente me ne infischio".
    a me basta che le gare siano ben organizzate, dignitoso ristoro finale e gente competente all'iscrizione e sul perorso di gara.

    20 dicembre 2009 alle ore 00:03

  • L'importante è trovare la maglia di cotone nel pacco gara, tutto il resto è secondario :)

    21 dicembre 2009 alle ore 17:15

  • Tanto per rimanere in tema una mail arrivata poco fa fresca fresca

    22 dicembre 2009 alle ore 11:08

  • http://www.dicorsa.it/home/index.php?option=com_content&view=article&id=1638:riunione-tra-il-cr-fidal-lazio-e-le-societa-affiliate&catid=47:comunicati&Itemid=27

    22 dicembre 2009 alle ore 11:09

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